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roberto dell'agnello artista illustratore disegni la spezia liguria
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Roberto Dell’Agnello è un versatile artista spezzino, attualmente residente a Pisa, capace di passare agevolmente dal fumetto per ragazzi alle trame art déco a china, dalla caricatura professionale e spiritosa in punta di matita al carboncino dall’anima erotica…

Ha iniziato il proprio percorso artistico giovanissimo, da autodidatta, producendo i primi embrioni del suo stile in casa e nel laboratorio di falegnameria del padre.

La sua urgenza creativa si è presto dovuta confrontare con le difficoltà imposte dai gravi problemi alla vista: questo forzoso connubio ha generato inattese capacità, soluzioni istintive che gli permettessero di esprimere il proprio estro. Il linguaggio artistico che ne è scaturito è totalmente inconsueto ed originale, pregno di significato e di passione.

Le gravi difficoltà visive da un occhio che hanno accompagnato l’infanzia di Roberto Dell’Agnello lo hanno spinto naturalmente ad un’espressione artistica realizzata in spazi ristretti, di piccole dimensioni, in un’ottica adeguata ai propri limiti, inconsapevole di tutto ciò che era la profondità e la prospettiva. Questo, anziché un handicap è diventato una risorsa, coltivata e cresciuta via via in una forma sempre più rigogliosa di precisione microscopica, di arricchimento dei dettagli, di calligrafismi degni di un miniatore. Il tutto sempre nella ricerca spasmodica di un’affermazione del proprio io che nel mondo esterno non veniva facilmente lasciato libero di esprimersi, o comunque mai abbastanza stimolato e facilitato nonostante capacità decisamente rilevanti se poste contro gli ostacoli fisici che si frapponevano alla sua esternazione. Infatti un altro limite con cui confrontarsi è stato il daltonismo, che ha portato l’artista fin dalla giovane età ad esprimersi con tecniche semplici: matita, carboncino, utilizzando quasi sempre solo il bianco e nero, non avendo la possibilità espressiva di comunicare nello stesso spettro ottico delle persone circostanti. Le difficoltà personali e la tendenza all’introspezione lo spinsero a rifugiarsi in quest’arte decisamente autogeneratasi e pazientemente e volitivamente coltivata, che gli permetteva di vivere una seconda realtà, più appagante, esteticamente perfetta e mentalmente più serena.

Questa strada si è via via arricchita di studi, approfondimenti sull’anatomia, sullo spazio, sull’equilibrio perennemente in bilico fra vuoti e pieni. Ad essi si è unita l’attrazione per lo stile Liberty, con le sue linee sinuose e fantasiose, e per il gusto architettonico vittoriano, con la sua allure elegante ed impeccabilmente ordinata. Questi input hanno accentuato la naturale tendenza di Roberto alla precisione da cesellatore delle immagini che lo ha portato al caratteristico mix attuale: una figura centrale in bianco e nero, che riporta alle origini, alla radice, alla genuinità fragile ed indifesa, avvolta e circondata da intricati gioielli grafici pieni di colori, di emozioni e di sentimenti che naturalmente impregnano la vita circostante. Un embrione circondato da ricchezze di cui ancora fatica a vestirsi.

Ultima evoluzione: il cesello vero e proprio, scontornando l’opera e ritagliandone l’essenza, esportata ed esaltata dentro il suo scrigno di vetro, dichiarazione potente di intangibile bellezza, mai paga di se stessa ma ancora e sempre anelante alla libertà. 

 

Paola Lungo